Eleonora Comelli

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Al centro di ogni percorso c’è la persona e la sua unicità.

Chi sono

Sono un Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica e Arteterapeuta. Ciao mi chiamo Eleonora, sono una professionista che opera da vent’anni nel mondo socio sanitario, educativo e riabilitativo. Nel mio percorso personale e professionale ho incontrato e accompagnato molte persone sulla difficile strada del cambiamento

E dopo molti anni si è fatta strada in me il desiderio di creare uno spazio, di essere un luogo da cui far partire nuove strade.

Uno spazio accogliente, famigliare che ti faccia sentire un po’ a casa anche quando stai parlando con uno specialista esperto. Che ti faccia sentire a tuo agio anche quando stai vivendo un momento di disagio.

Nasce Spazio Ares

Sono un Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica e Arteterapeuta

Chi è il tecnico della riabilitazione psichiatrica?

Un professionista sanitario che si occupa di prevenzione, informazione, riabilitazione nel campo della salute mentale. Il Terp è iscritto all’ordine nazionale TSRM PSTRM che potete consultare qui https://albo.alboweb.net/registry/search

Il tecnico della riabilitazione psichiatrica è una figura professionale sanitaria in possesso  di Laurea in Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica corso presso la facoltà di Medicina e Chirurgia (Abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica) (classe SNT/2 – Classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione – D.M. 509/1999), che si occupa di valutare e potenziare le capacità residue delle persone con fragilità di natura psicologica e, attraverso l’applicazione di specifiche tecniche e la relazione, migliora la qualità della vita del soggetto aiutandolo a recuperare un  equilibrio bio-psico-sociale.

In SpazioAres conduco interventi di terapia comportamentale per aiutare la persona a ridurre o eliminare la manifestazione del sintomo, e trovare strategie di coping (fronteggiamento) per gestire il comportamento patologico.

Ad esempio:

  • Hai un rapporto conflittuale con il cibo?
  • Ti vergogni di mangiare in pubblico?
  • Hai il terrore di entrare in un supermercato perché temi di   comperare più di quello che hai bisogno?
  • Non ti guardi mai allo specchio?
  • Non riesci a bloccare il controllo dello spegnimento del gas, della luce, della chiusura delle serrature?
  • Pensi spesso che possa succedere una catastrofe?
  • Non riesci a salire su un ascensore?
  • Ti manca il respiro quando sei preoccupato?
  • Ti tremano le gambe fino quasi a  perdere l’equilibrio?
  • Hai paura di impazzire?

Io posso aiutarti a stare meglio, insegnandoti come gestire e come ridurre questi sintomi, aiutandoti ad affrontare la paura gradualmente e accompagnandoti in un percorso creato su misura per te.

La terapia utilizzata è quella comportamentale.

Cos’è la terapia comportamentale

E’ una terapia che ha come obiettivo principale la modifica dei comportamenti disadattivi dei pazienti.

Il terapeuta aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona mette in atto in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta, l’esposizione graduale alle situazioni temute e il fronteggiamento attivo degli stati di disagio.

Chi è l’arteterapeuta?

L’arteterapeuta ho frequentato una scuola post laurea di specializzazione triennale e sostenuto l’esame finale

E’ un professionista che attraverso l’arte, quale mezzo di comunicazione non verbale, permette di esprimere parti di sé difficilmente esprimibili a parole.

Consente alla persona di creare dei manufatti artistici e di trasformarli in simboli comunicabili. L’opera diventa specchio delle vicende interne e relazionali dell’artista.

L’arteterapia viene impiegata nei campi della prevenzione, della terapia e della riabilitazione. Contribuisce alla diagnosi, alla presa in carico e al trattamento del disagio psicologico e sociale. E’ rivolta ad adulti, bambini, adolescenti, anziani e disabili.

L’arteterapeuta accompagna il soggetto nella scoperta “del fare artisitico” dandogli fiducia, protezione e accogliendo gli stati emozionali emergenti dal percorso; attiva le risorse creative del soggetto, aiutandolo ad esprimere le proprie fragilità per poi riorganizzarsi e trovare modalità nuove per stare nel mondo e nelle relazioni Spesso integra i percorsi di psicoterapia